Nel corso degli anni il Nordic Walking è stato oggetto di numerosi studi scientifici, che hanno evidenziato una serie di benefici direttamente connessi alla disciplina. Tra essi, il consumo energetico, che grazie al grande coinvolgimento muscolare (90 % della muscolatura corporea, circa 600 muscoli) risulta decisamente elevato.
Oltre alle gambe, infatti, la camminata nordica attiva anche le braccia. Questo implica un aumento della muscolatura delle spalle e dei pettorali e un rilassamento della muscolatura cervicale. Si evidenzia ulteriormente, che rispetto alla classica camminata senza bastoncini, il Nordic Walking risulta più efficace del 40%. Nonostante il grande sforzo muscolare, la camminata nordica alleggerisce il carico sull'apparato motorio, salvaguardando le articolazioni di caviglie e ginocchia e beneficiando particolarmente la colonna vertebrale.
Inoltre, grazie al coinvolgimento attivo della muscolatura ausiliaria dell'apparato respiratorio, alla pari dello sci da fondo, questa disciplina incrementa l'ossigenazione dell'intero organismo e mantiene in esercizio quattro delle cinque principali qualità (o condizioni) fisiche: resistenza, forza, mobilità e coordinazione. Stando ai risultati delle analisi pubblicate nel volume "Medicina sportiva" (Hollmann Hettinger, Schattauer 2002, a cura dell'Istituto Cooper Dallas), il Nordic Walking scioglie anche le contrazioni nella zona di spalle e nuca, ritarda il processo di invecchiamento, economizza il lavoro svolto e stimola l'eleminazione degli ormoni originati dallo stress.
E' quindi evidente che questo sport rappresenta un ottimo allenamento cardiovascolare e il suo esercizio frequente migliora considerevolmente le prestazioni di cuore e polmoni. In poche parole, il Nordic Walking porta al miglioramento della resistenza aerobica e del sistema cardiocircolatorio, garantendo al contempo un efficace allenamento della muscolatura delle gambe e della parte superiore del corpo, oltre ad una corretta postura dell'apparato di sostegno.
Benefici: